Risparmiare su frutta e verdura in 6 mosse

Quando ti sposti dalla tua piccola cittadina campana al nebbioso nord, il primo trauma che incontri è l’aumento spropositato dei prezzi di frutta e verdura. Una cosa che tu, per tutta la vita, avevi considerato super economica.  Una cosa alla base dell’alimentazione sana, come tutti sappiamo.
E quindi, la prima domanda che il fuorisede deve farsi è: come faccio a risparmiare su frutta e verdura?

Qualunque sia la città universitaria in cui vi siete stabiliti, non dovete preoccuparvi. Frutta e verdura possono diventare accessibili anche a voi. Perché sì, sono un prodotto economico, indipendentemente dal luogo.

Pensata al prezzo (al chilo, naturalmente) di un frutto qualunque e paragonatelo, per dire, a quello della carne o del pesce. Vi renderete conto da soli che c’è una bella differenza.



Negli anni ho accumulato vari trucchi per risparmiare su frutta e verdura, e qui ho deciso di riportarne 6.

Curiosi? Continuate a leggere!

Comprare lo stretto indispensabile

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Ebbene sì, il primo metodo per risparmiare su frutta e verdura è comprare solo ciò che vi serve. E questo è indipendente dal prezzo al chilo, dal luogo d’acquisto o altre variabili.

Pensateci bene: se spendete anche poco su un prodotto, ma i tre quarti andranno buttati perché non riuscite a consumarli, avrete davvero risparmiato?

Evitiamo gli sprechi di cibo e di denaro e riflettiamo bene sulle quantità che possiamo effettivamente consumare.

Preferire sempre il fruttivendolo (o il mercato)

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Adesso entra in gioco il luogo più adatto all’acquisto di frutta e verdura. Ne ho già parlato altre volte, perché da terrona DOC, per me il mercato e il fruttivendolo sono parte della vita quotidiana da sempre. Mi sono però resa conto che non tutti la pensano così… e sbagliano!

Frutta e verdura al supermercato tendono a essere costosissime per tanti motivi (la distribuzione, il guadagno che deve trarne l’azienda, il trasporto, ecc.). Evitando di comprarla lì, quindi, il risparmio sarà notevole. Fate un giro al mercato cittadino appena potete e capirete subito di cosa sto parlando.

Scegliere solo prodotti di stagione

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Questo punto è fondamentale non solo da un punto di vista economico, ma anche nutrizionale. I prodotti di stagione sono infatti i più ricchi di nutrienti e andrebbero preferiti agli altri. Certo, sono la prima che in inverno compra i pomodori per variare un po’, ma la chiave come sempre sta nell’equilibrio: prediligete frutta e verdura di stagione e concedetevi qualche sfizio se ne sentite il bisogno.

E poi, come vi dicevo, c’è il fattore economico: se quei frutti e quelle verdure sono al proprio picco di maturazione, ce ne saranno di più e sarà più facile raccoglierli, cosa che ne farà diminuire il costo.

Per sapere quali prodotti sono di stagione, vi basterà dare un’occhiata ai prezzi, perché i prodotti fuori stagione sono molto più costosi. Oppure potete andare nell’apposito album della mia pagina facebook, dove vi mostro la spesa di frutta e verdura per ogni mese.

Al supermercato, scegliere i prodotti sfusi

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Tra le cose che aumentano il prezzo di frutta e verdura (al supermercato) c’è anche il packaging. Preferite sempre i prodotti sfusi, così non dovrete pagare quell’inutile sovrapprezzo ed eviterete anche il consumo di plastica.

E riuscirete anche a comprare solo la quantità necessaria, come vi dicevo al primo punto.

Comprare prodotti italiani

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Ok, ci sono cose come banane, avocado o ananas che difficilmente potrete trovare italiani. E infatti, se ci fate caso, il loro prezzo rimane abbastanza standard durante tutto l’anno.

Per il resto dei prodotti, però, cercate di scegliere solo quelli coltivati in Italia. Far arrivare un prodotto dall’estero (come può essere un pomodoro dalla Spagna in inverno o dei limoni dal Marocco) ne farà irrimediabilmente aumentare il prezzo, dato il costo dei trasporti. E bisogna dire che i trasporti non sono il massimo neanche per l’ambiente, quindi preferendo un prodotto italiano abbiamo fatto una scelta vincente su tutti i fronti.

L’ideale sarebbe poi comprare prodotti locali, della regione in cui vivete, magari proprio dal contadino (al mercato spesso ci sono proprio loro!). Ciò non è sempre possibile, quindi se proprio non ci riuscite, almeno cercate di limitare i danni.

Limitare i prodotti biologici

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Su frutta e verdura biologiche ci sono numerose discussioni in atto. Alcuni sostengono che, data la tipologia di coltivazione più naturale, esse siano più ricche di nutrienti. Altri invece che evitare l’uso di determinati prodotti nell’agricoltura aumenti il rischio di malattie.

L’unica certezza è che i prodotti biologici sono più costosi di quelli convenzionali (e quindi risparmiare su frutta e verdura bio diventa molto più complicato). Il mio consiglio, se non sapete quale alternativa scegliere, è consultare le liste di dirty dozen e clean fifteen della USDA aggiornate ogni anno, così da poter scegliere con più tranquillità.


Visto? In fondo, risparmiare su frutta e verdura non è poi così complicato.



Quante di queste tecniche applicate già? Fatemelo sapere nei commenti, e non dimenticate di condividere l’articolo con i vostri colleghi e colleghe fuori sede.

Alla prossima!

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