Guida pratica alla creazione di un menù settimanale

La creazione di un menù settimanale è un ottimo modo per restare organizzati e mangiare sano anche quando si hanno molti impegni. Ecco una guida passo passo su come procedere.

Quando si ha una vita ricca di impegni (vedi l’università, il lavoro, gli amici…) e si vuole anche mangiare sano, l’organizzazione diventa fondamentale. Tra le tante strategie per organizzarsi in ambito alimentazione (come ad esempio la meal prep), una delle più efficaci è la creazione di un menù settimanale.

Il menù settimanale, come potrete immaginare, altro non è se non un programma dei pasti che andrete a cucinare nell’arco della settimana. Nei paesi anglofoni questa pratica viene indicata come meal planning.

Oggi vi spiegherò nel dettaglio come creare il vostro menù settimanale, mostrandovi passo per passo ciò che faccio per il mio.

Se volete imparare a organizzare pasti per tutta la settimana, continuate a leggere!

Menù settimanale: fasi preliminari

Stabilire i propri obiettivi

Innanzitutto è fondamentale sapere qual è il proprio obiettivo. Volete dimagrire? O magari prendere peso? Volete un’alimentazione funzionale agli allenamenti?



Insomma, qualunque esso sia, è necessario che ne teniate conto al momento della creazione del vostro menù settimanale. Il vostro obiettivo servirà a guidarvi nella composizione del singolo pasto, che sarà la base di tutta la settimana.

Le basi della costruzione dei pasti: macros o non macros?

Una volta stabiliti gli obiettivi, è necessario decidere l’aspetto dei vostri pasti.

Per la composizione dei piatti, le persone si dividono in due categorie: chi conta i macros e chi no.

Io, come vi ho detto in altri post, tendo a usare MyFitnessPal e contare i macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine) e le calorie che assumo durante la giornata. Mi dà un senso di sicurezza e di libertà nella scelta di ciò che andrò a mangiare, quindi trovo si adatti meglio al mio stile di vita.



Altri metodi sono la famosa regola del piatto, o ancora il porzionamento visivo, entrambi basati sulla creazione di un piatto unico che includa tutti i macronutrienti nelle giuste proporzioni.

Si tratta di decisioni altamente soggettive. Posso solo consigliarvi di provare un po’ tutti gli approcci e vedere quale, effettivamente, si adatti di più alle vostre esigenze. O meglio, quale trovate sia il più sostenibile a lungo termine per voi.

Una volta che avrete chiara la composizione dei pasti, potrete passare alla fase dell’inventario.

Menù settimanale: creazione

Fase 1: l’inventario

Per preparare un programma dettagliato – ed evitare il più possibile gli sprechi! – dovete sapere ogni volta cosa avete in dispensa e nel frigo.

Il modo più semplice per gestire la cosa è guardarvi intorno e stilare una sorta di inventario che includa tutto ciò che avete in casa, o piuttosto tutto ciò che deciderete di utilizzare come ingrediente all’interno del vostro menù settimanale.

meal plan menù pasti
Questa è la suddivisione che uso io: frigo, freezer e dispensa. 
tabella meal plan menù settimanale

Scarica il planner settimanale per il tuo meal plan!

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L’inventario può essere anche un’ottima base per costruire la lista della spesa, che potrà appunto includere le cose che vi mancano a casa. Naturalmente, con ogni spesa che farete l’inventario andrà aggiornato.

Trovo che avere un inventario non sia utile soltanto alla scrittura del meal plan, ma anche a evitare gli sprechi. Sapendo già tutto ciò che avete a disposizione, non dimenticherete nulla nei meandri del freezer o del frigorifero e riuscirete a non buttare via nulla!

Quanto agli aspetti pratici dell’inventario, quelli potete sceglierli voi. Potete codificarlo con numeri, o magari con dei colori in base all’urgenza con cui dovete consumare un dato alimento. Insomma, anche qui, la scelta è vostra!

Fase 2: la tabella

Ma passiamo adesso alla creazione vera e propria del meal plan.

Il metodo più semplice dal mio punto di vista è utilizzare una tabella, suddivisa in base al giorno della settimana e al pasto. La mia include, per ogni giorno, pranzi e cene. Iscrivendovi alla newsletter, riceverete anche il template gratuito della tabella.

Colazioni e merende non sono incluse perché preferisco prepararle o al momento o la sera prima in base a ciò di cui ho più voglia – o, nel caso delle merende e degli altri spuntini, in base ai macronutrienti che devo raggiungere durante la giornata.

tabella menù settimanale

Proprio per questo, non includo nella lista della dispensa gli ingredienti che mangio solo a colazione o a merenda (come possono essere i burri di frutta secca o l’avena). Anche perché, essendo in numero piuttosto ristretto, difficilmente mi dimentico di cosa si tratta.

Un’altra mia preferenza personale, che riesco a gestire contando i macros, è concentrare le fonti di carboidrati nella prima parte della giornata, per poi aumentare la quota proteica e di grassi la sera. In parole povere, mi piace mangiare il primo a pranzo e il secondo a cena.

Fase 3: le cene

Visto che tendenzialmente la quota proteica è quella più complicata da raggiungere, inizio proprio da quella e quindi dalla cena.

Usando il mio inventario, inserisco una fonte proteica in ogni spazio della tabella dedicata alla cena.

meal plan pianificazione organizzazione pasti tabella proteine
Quando qualcosa viene inserita nella tabella, la elimino dall’inventario.

Alla fonte proteica abbino le verdure. La complessità del metodo di cottura varia a seconda del mio tempo libero in quella data giornata. Certo, se siete tipi da meal prep, questo problema non vi riguarda!

meal plan pianificazione organizzazione pasti creazione menù settimanale tabella proteine
Quando uso “???” è perché so che in quei giorni andrò a fare la spesa, quindi potrò collocarci qualcosa che al momento del menù non ho in frigo.

Fase 4: i pranzi

Bene, ora che abbiamo tutte le cene, non ci resta che aggiungere anche i pranzi. Anche qui, partiamo dall’inventario, ma stavolta dai carboidrati, ai quali abbinerò verdure e, se necessario, anche una fonte proteica. Le fonti di grassi non le segno praticamente mai, perché la maggior parte delle volte si traducono nell’uso dell’olio extravergine di oliva.

creazione menù settimanale tabella

Dopo aver riempito tutti gli spazi, arriva il momento della creatività, quello in cui passo dai semplici ingredienti alle “ricette” vere e proprie.

meal plan creazione menù settimanale
Le cose che segno in rosso sono quelle che ho in lista della spesa, ma devo ancora comprare.

Un post lunghissimo sul mio metodo di creazione di un menù settimanale, che spero possa aiutarvi a trovare il vostro. Può sembrare faticoso, ma vi assicuro che mi sento molto meno stanca di quando passavo ore davanti al frigo a chiedermi cosa volessi cucinare!

Se siete tipi grafici, potete guardare il mio video YouTube in cui spiego passo per passo quello che dico in questo post.

Se provate questa tecnica fatemelo sapere su facebook o instagram. Non vedo l’ora di scoprire lo stile del vostro menù!

Alla prossima!

One comment

  1. Monica Bruni says:

    Continuate così, generosi saluti da una persona disabile al 100 per 100 che ama cucinare anche le pietanze più semplici con i ragazzi del volontariato. Amo leggere, scrivere e documentarmi su tutta l’attualità del cibo, considero il mio corpo non tanto importante quanto il motore meccanico della vita, il muscolo cardiaco. A volte non respiro però so che ci sono persone messe peggio di me e io le considero simili e uguali perché condividiamo le stesse motivazioni etiche, sociali e lavorative,

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