Albumi in brick: tutto quello che c’è da sapere

Più o meno da quando sono stati inventati, gli albumi in brick si trovano nella dispensa di qualunque atleta o culturista. Probabilmente, è anche la prima associazione che facciamo con questo prodotto quando lo incrociamo al supermercato. Certo, sempre che lo notiamo nel banco frigo.

E infatti, ogni volta che compro una confezione di albumi mi arriva almeno un’occhiata perplessa (quando mi va bene). Ma perché acquistarli? Cosa se ne fa una persona normale delle chiare d’uovo pastorizzate, in fondo?

Se volete scoprire perché gli albumi in brick sono un po’ la moda del momento, continuate a leggere.

Gli albumi in brick sono confezionati: non fanno male?

Col tempo ho capito che lo stile di vita giusto è quello che non solo riesce a farti stare bene, ma risulta anche facile da mantenere. E tendenzialmente mi sono resa conto che si tratta sempre di compromessi.

Pur non avendo mai avuto particolari problemi con l’alimentazione sana, con la tracciatura dei macro ti rendi conto che a volte raggiungere il giusto fabbisogno proteico senza spendere un capitale può diventare complicato.

Cosa fare, allora? Rinunciare alle proteine o spendere effettivamente un bel po’ per un buon taglio di carne?

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Ed ecco che entra in gioco il compromesso. Quando non puoi avere il cibo fresco, rivolgiti a un’alternativa confezionata che sia il più sana possibile. Gli albumi in brick per me sono questo.

Non è naturalmente come mangiare un uovo vero a livello di micronutrienti (le vostre vitamine e minerali, insomma), ma si tratta di un prodotto pratico ed economico che sicuramente è meno lavorato rispetto ai vari bibitoni proteici che circolano in commercio.

Quanto costano gli albumi in brick?

Albume d'uovo bottiglia 500 g | le Naturelle

Premesso che, come le uova, sarebbe meglio comprare anche gli albumi biologici. Purtroppo, nella mia città non sono ancora riuscita a trovarli. Sappiate però che l’unico marchio in Italia che li produce è Le Naturelle. Marchio che, a proposito, vi consiglio di scegliere a prescindere per l’altissimo rapporto qualità prezzo.

Perché, come vi dicevo, gli albumi sono economici. Un chilo di albumi Le Naturelle costa 2,99€. Mi riferisco a quelli da allevamento a terra, ma non biologici. Per quelli bio immagino il prezzo subisca una leggera variazione. Ma comunque, se considerate che del pesce surgelato (per farvi capire l’equivalenza nella lavorazione) non costa meno di 8€ al chilo, direi che ci siamo capiti.

E perché non le uova vere e proprie? Cosa c’è di male nel tuorlo?

Assolutamente nulla! Come vi dicevo, le uova fresche contengono un numero di micronutrienti impareggiabile. E infatti non me ne faccio mai mancare due o tre a settimana. Da tempo ormai è stato sfatato il mito che collegava il consumo di uova all’aumento del colesterolo cattivo, quindi non avete più scuse.

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Però, se iniziate a tracciare i vostri macro (o in generale a tenere un occhio più attento alla vostra alimentazione), vi accorgerete che non sono il fabbisogno glucidico (i carboidrati) o quello lipidico (i grassi) che sono difficili da raggiungere. Sono le proteine che tendono a essere carenti nella nostra alimentazione.

100gr di albume pastorizzato apportano 10gr di proteine ad alto valore biologico (diciamo come quelle della carne o del pesce, insomma). Il che equivale più o meno a 1/5 del fabbisogno proteico giornaliero (facendo una leggera generalizzazione su peso e livello di attività fisica che spero mi perdonerete).

E tutto questo senza la fatica di dover separare il tuorlo dall’albume ogni singola volta. Che, fidatevi, può essere una gran noia.

Cosa preparare con gli albumi in brick?

tortino banana cioccolato fondente con albumi

Tortino alla banana con pezzetti di cioccolato fondente

E qui, ragazzi miei e ragazze mie, qui viene il bello. Perché l’associazione albume-culturista fa subito pensare all’uovo sodo senza tuorlo, super triste, oppure all’albume strapazzato senza nulla. Quasi quasi capirei gli sguardi delle vecchiette al supermercato.

Però siamo nel 2018 e il mondo si è evoluto. Con il fitness che sembra essere diventato il trend degli ultimi due anni, poi, le idee non mancano.

L’albume può costituire la base di fantastici tortini sani per la colazione (come vi mostro spesso su facebook) o venire integrato alle preparazioni salate (magari per aumentare un po’ la quota proteica della vostra frittatina o dei vostri egg muffins). Potete addirittura farci dei muffin. Insomma, è un prodotto super versatile che non vi deluderà.


Allora, siete già andati al supermercato a comprare un bel brick di albumi o no?

Spero proprio di avervi fatto scoprire qualcosa in più su questo pratico alimento che, secondo me, dovrebbe occupare un posto di rilievo nel frigo di un fuorisede fit.

E voi lo compravate già? O eravate come le vecchiette, che mandavano occhiatacce stranite ai compratori di albume?

Fatemelo sapere nei commenti e condividete il post con i vostri colleghi scettici!

Alla prossima!

5 comments

  1. Mary says:

    Ottima soluzione per aumentare le proteine, purtroppo non sostituiscono l’albume originale quando si deve montare a neve…. esiste forse una soluzione per montare a neve anche quello pastorizzato?

    • Mint says:

      Ciao Mary!
      Hai proprio ragione, quelli in brick non si montano molto bene perché hanno una consistenza diversa, più liquida, rispetto agli albumi freschi. Di solito per montare gli albumi (freschi) più facilmente si consiglia di aggiungere qualche goccia di una sostanza acida come aceto o limone o, in alternativa, usare un addensante come l’amido di mais. In questo articolo (https://www.profumodibasilico.it/albumi-come-montarli-neve/) dice di sciogliere l’amido di mais in un po’ d’acqua tiepida e aggiungerla agli albumi, loro a temperatura ambiente. Non ci ho provato di persona perché gli albumi in brick li uso principalmente in ricette in cui non li monto. Però se tu provi con uno di questi metodi, fammi sapere come va a finire!

    • Mint says:

      Sì, se devi usarlo all’interno di una preparazione (dai dolci alle frittate), non crea nessun problema!
      Per quanto riguarda la sicurezza, invece, mi regolerei sempre in base alla data di apertura della confezione, un po’ come si fa per il latte o altri prodotti freschi 🙂

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